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16 articolo blog orsitrentino.wordpress.com Fare reddito con le distorsioni regolamentative PACOBACE.

di: Otto Ark, Gloria Kolbe

Ora vediamo da dove parte questa modifica  che ottiene di sorvolare i principi delle direttive europee di tutela dell’orso e inserimento faunistico al fine di riequilibrare l’ecosistema

cui derivano finanziamenti cospicui per l’inserimento e la tutela dell’orso in trentino

Vista la nota Prot D334/193497 del 5/04/2013, trasmessa dalla Provincia Autonoma di Trento al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con la quale si rappresenta la necessità condivisa da tutte le Regioni e Provincie autonome interessate dalla presenza dell’orso firmatarie del sopra citato PACOBACE di apportare alcune modifiche a detto piano d’azione, con particolare riferimento agli orsi dannosi.

quindi siamo nel aprile del 2013 e questi sono i politici che hanno voluto dal 2013 al 2015 un inasprimento delle pene per gli orsi problematici fino alla loro uccisione.

Aprile 2013 Provincia di Trento, (Lorenzo Dellai centrosinistra) Ottobre 2013 Ugo Rossi questo articolo di giornale è riferito a un episodio dell’estate del 2014rossiIncidente

Provincia di Bolzano, (Durnwalder Alois SÜDTIROLER VOLKSPARTEI) ottobre 2013 Kompatscher Arno   sudtiroler  cui è stata inviata una petizione 

Friuli Venezia Giulia,  (Renzo Tondo centro destra) aprile 2013 Debora Serracchiani centrosinistra renziana a favore dell’abolizione della Costituzione Italiana (referendum)

Lombardia, (Roberto Formigoni centrodestra) febbraio 2013 Roberto Maroni lega nord (no comment è la formazione politica che meglio tutela gli interessi dei cacciatori)

si crea il problema di “sovrannumero orsi” per legittimare la caccia all’orso?

Veneto, (Giancarlo Galan centrodestra) 2015 Luca Zala lega nord

Ministero dell’Ambiente (Stefania Prestigiacomo Governo Berlusconi) febbraio 2014 Gianluca Galletti ha favorito la finta anestesia che portò all’uccisione dell’orsa Daniza per poi promuovere questa modifica al PACOBACE che permette l’uccisione di orsa che difende i propri cuccioli.

spiace dirlo ma la modifica per facilitare l’uccisione degli orsi arriva da una prevalenza di governatori di sinistra (a parte l’autonomia di Bolzano) sono tre su cinque (di cui due governatori regionali della Lega Nord) e un Ministro renziano.

La morte dell’orsa Daniza avvenne  nel settembre 2014.

In quell’occasione poiché sentimmo questa lamentela sugli orsi dannosi andammo a verificare sul posto, cioè facemmo diverse fotografie  ai casolari e alle zone attorno a Pinzolo, Val Rendena, Stenico e la siatuazione era questa:

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UN VERO RECINTO qui siamo a Stenico, un allevatore virtuoso, a protezione dagli orsi ha messo fino a otto giri di fili elettrificati, sono fili di plastica gialla che emettono delle scariche elettriche, è il modo corretto di mettere questo recinto, ma l’unico che abbiamo trovato, è vicino alla strada, quindi si può vedere bene passando con l’auto e però è a valle dove è improbabile che l’orso arrivi.

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qui siamo in val Rendena in pratica una recinzione inutile per un orso ma qui non ci sono animali.

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questo è il cancelletto che Daniza avrebbe rotto per entrare dove c’erano le pecore del sig Pellizzari cosa che le è costata l’uccisione, è chiaro che l’orso non può essere tenuto lontano con recinzioni in legno.

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qui sempre in val Rendena ci sono degli animali, un solo giro di filo elettrificato, l’orso può passare tranquillamente sotto il filo.

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sempre in val Rendena una mucca in tranquilla attesa che arrivi l’orso da sotto il filo elettrificato, il più delle volte senza che sia collegato alla corrente perché gli allevatori dicono che non vogliono perdere tempo a staccare la corrente per andare dalle bestie.

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qui stessa cosa recinti inutili perché l’orso riesce a rompere i recinti in legno.

Allora andiamo a vedere com’è il recinto dove un orsa è rinchiusa

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questo è il recinto dove è rinchiusa l’orsa in ferro robusto e elettrificato.

Quindi per tenere un orso rinchiuso sanno fare ottimi recinti per proteggere i capi di bestiame no ma perché?

Abbiamo molte altre foto, che dimostrano la mancanza di segnali che indichino la presenza dell’orso (foto del 2014)   l’essenziale è questo.

ecco le risposte che ci hanno fornito:

  • non metto il recinto perché qui non ci sono mai stati recinti e non è che perché hanno voluto l’orso lo mettiamo.
  • non mettono il recinto perché possono usufruire dei risarcimenti in caso di danni.
  • non metto il recinto perché costa troppo e la Provincia di Trento me ne paga solo una parte e allora che mi paghino i danni.
  • non metto il recinto perché l’orso lo rompe subito, un filo elettrificato non gli fa nulla ha il pelo lungo e secco la scossa nemmeno la sente se è affamato. Quelli della Provincia non capiscono niente fanno i tecnologici ma la realtà è diversa. (ecc

Concludendo a noi sembra che qui ci marcino tutti, abbiamo una nota trasmessa 5 mesi prima dell’uccisione dell’orsa Daniza, al Ministero dell’Ambiente per poter ottenere di uccidere l’orso anche se è un animale tutelato, abbiamo recinti inesistenti e allevatori che si lamentano dell’inadeguatezza dalla Provincia di Trento nel gestire l’introduzione dell’orso, abbiamo fiumi di risarcimenti concessi per danni al bestiame e alle coltivazioni senza che mai siano stati messi in atto dei controlli seri sulle misure di prevenzione (recinti). E infine abbiamo l’uccisione legittimata dal Ministero dell’Ambiente con la modifica del PACOBACE, uccisione di un orsa che attacca per difendere i suoi  cuccioli, procedura che in nessun posto (es Appennini) è ritenuta una procedura corretta.

 

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