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Le responsabilità di una guerra?Errori epistemologici

Federico Faggin nel suo libri “Gli irriducibili” sostiene che il libero arbitrio è nella dimensione quantistica, ma pensiamo a ciò che a noi appare in termini fenomenici, ciò che rileviamo con i sensi e ed elaboriamo cognitivamente, cioè ciò che noi riteniamo vero perchè “tangibile”, ora questo tangibile sarà non più del 7-8% della realtà, in quanto i nostri sensi e la nostra capacità di elaborazione è molto limtata (sensi, attenzione, memoria limitate), ma questo 7-8% che noi chiamiamo realtà empirica ha alcune caratteristiche, appare stabile, ben proporzionato, ripetibile consequenziale, quella che noi chiamiamo realtà empirica è visto dalla scienza medica avente una caratteristica “probabilistica” e questa caratteristica di casualità, è applicata alla scienza in termini di metologia scientifica (statistica), per la scienza occidentale la realtà è una specie di curve gaussiane, e su questo che le istituzioni sanitarie promuovono le loro “pianificazioni per la salute della popolazione”, in realtà quello che si può constatare è un decimo di quello che esisiste, e l’altro 90% ? L’altro 90% è non costatabile ma lo si avverte in parte in termini di sensazioni, un po’ come il pensiero, esiste (Cartesio) ma non si può costatare direttamente, lo si può immaginare indirettamente, dalle espressioni di una persona, dal suo linguaggio che non esprime tutto il suo pensiero ma solo una parte. Quindi il libero arbitrio, è, e secondo me G.F. ha ragione, nella dimensione quantistica, e aggiungo esso è il 100% della realtà, solo che la dimensione costatabile con i sensi è strutturata in modo che passi solo il 7-8% di una realtà costatabile, realtà che a noi appare come probabilistica, casuale, e lo è infatti per fare una analogia, nella realtà passano i tasselli di un puzzle che servono per comporre in modo stabile ben proporzionato, ripetibile, consequenziale il puzzle di quella “realtà condivisa” dal punto di vista percettivo e cognitivo, in altre parole tutti gli esseri viventi hanno un filtro specie-specifico, a condivisione intraspecifica, che permette di percepire e muoversi dentro una realtà condivisa che però è non più del 10% della realtà reale, prestare attenzione su questo 10% e assolutizzarlo è ciò che costruisce in noti pregiudizi scientifici e convinzioni molto condivise ma errate. Nella realtà l’individualità di tutte le forme viventi sostenuta dal libero arbitrio costituisce il 100% della realtà, di cui appare solo un 10% di individualità fenomenica in cui si muovono causalità e volontà (libero arbitrio) che entrando in una specie di imbuto la cui parte finale è costituita da un filtro che fa passare solo il 10% di elementi energetici deterministici, che per l’effetto restringimento ad imbuto li fanno apparire non deterministici, cioè probabilistici. La scienza di oggi sembra quindi lavorare su delle illusioni che chiama realtà vera perchè costatabile, e un modello scientifico cosi limitato e poco utile se non perchè gioca sull’identificazione di ciò che viene asserito dall’autorità scientifica, e su convinzioni predisposte nella popolazione che facciano apparire i pregiudizi scientifici come verità scientifiche nonostante l’evidenza (per esempio vedi le numerose reazioni patogene al vaccino covid, nonostante siano state sottostimate). Ora l’approccio conoscitivo si divide in due parti quello deterministico (da cui deriva anche il concetto di responsabilità individuale) e quello indeterministico-probabilistico-statistico, molto utilizzato dalla finanza, in cui spesso di identificano anche le ideologie di sinistra, che spingono ogni responsabilità al caso (comportamenti deresponsabilizzanti) Ora vero che in questa interpretazione tutto è sostenuto dal libero arbitrio di qualcuno (compreso D. per chi ha fede) e vero che la responsabilità è di chi ha posto in essere una volonta che poi può o non è passata dal filtro empiristico (quindi non ha dato effetti sulla realtà percepita), ma non possiamo affermare che se la causa non si vede, o non si sa se è stata prodotta da Caio o Sempronio, questa causa sia casuale, perchè questo è un grave errore epistemologico, e queste sono cose da chiedersi in tempi in cui venti di guerra vengono alimentati con danno per tutti da precise volontà distruttive che, onestamente, non vale la pena disconoscere.


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