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QUANDO RECARSI DA UNO PSICOLOG

La vita purtroppo ci offre molte occasioni di ansia e depressione, specialmente in questo periodo, dove cio' che dovrebbe essere garantito, come il lavoro, diventa invece una affannosa ricerca e chi ce l'ha ha l'ansia di perderlo. Alla fine questa continua tensione genera l' abbandono delle speranze un pensiero sconsolato ''Tanto non c'e'nulla da fare'' con il precipitare nella depressione.

Oppure finisce un amore e provare dispiacere e' normale. Ci sono poi persone molto puntuali, ordinate fino all'eccesso ''Un posto per ogni cosa, ogni cosa al suo posto''.

Ci sono poi persone che per un nonnulla gridano, piangono ed entrano in ansia.

Fino a qui siamo ancora in una struttura che non si e' scompensata, quand'e' che si scompensa?

Vediamo caso per caso:

Ansia: quando l'ansia diventa ingestibile e paralizzante, genera tachicardia, difficolta' respiratorie fino a sfociare in quell'infausto evento che e' l'attacco di panico e che necessita di cure immediate.

Depressione: quando la depressione e' talmente forte che gli atti quotidiani diventano faticosi, si perde l'appetito e la libido cala fino a scomparire, non si riesce a dormire o al contrario si dorme tutto il giorno.

Ossessione: quando l'ordine e la pulizia diventano una vera ossessione e non lasciano spazio ad altro, quando gli oggetti devono stare in un certo posto, e se vengono spostati si genera una crisi di ansia, quando ci sono rituali come lavarsi venti volte la mani, vestirsi in un certo ordine, evitare le fessure nella strada ecc

Isteria: quando l'ansia diventa continua, gli scoppi d'ira avvengono ad ogni minuto, spesso sono associate delle fobie come l'agorafobia che costringe la paziente a casa, o la claustrofobia per cui si fanno 7 piani di scale a piedi

Qui pero', nel caso delle fobie, l'ansia e' legata all'oggetto fobico e fino a che si evita quello si sta relativamente bene.

Esistono poi disturbi piu' seri come la depersonalizzazione, non sentirsi se stessi, la derealizzazzione, provare un senso di stranezza guardando oggetti anche conosciuti, ansia ingravesciente che non passa mai, se questi sintomi si presentano verso i 18 anni sono un grosso campanello di allarme per una psicosi che richiede cure e interventi piu' massicci, noi per ora parliamo di nevrosi.

Se tutti i sintomi che abbiamo descritto cominciano a presentarsi, non aspettiamo che degenerino in malattia conclamata e grave, ai primi segnali di allarme occorre recarsi subito da uno Psicologo, che sapra' risolvere con perizia il disagio psichico.

Dr. Gianna Porri

Psicoanalista

Psicoterapia Breve Focale

Medicina Psicosomatica

Roma 00135

Via Misurina 51

Tel 06 3310689

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pag modificata il 23 ottobre 2010